Mia moglie ed io più volte abbiamo ripensato al momento e ai motivi che ci hanno costretti a separarci da nostra figlia di quindici anni per condurla alla Casa delle Farfalle ed affidarla per diversi mesi alle cure dell’equipe che vi opera.
Sicuramente, quando si arriva a staccarsi dalla propria figlia per portarla in una struttura di cura lontano da casa, è segno che si è stremati, e si è già provato tutto: che i tentativi a disposizione sono consumati, che le persone che hanno provato a seguirla e curarla dal disturbo che ne ha preso totale possesso non ci sono riuscite, che le cure dell’ospedale che ha dovuto prendersene carico nella fase più acuta non hanno dato risultato, e che nemmeno il sondino con cui si era tentato di alimentarla ha avuto esito soddisfacente.
Comunque, la Casa delle Farfalle non è stata per noi solo una delle tante soluzioni: è stato prima di tutto luogo che ha accolto nostra figlia e non solo curata; ed è il luogo dove anche noi, mia moglie ed io, abbiamo trovato il nostro spazio; e dove, accolti insieme a tanti altri genitori, abbiamo cercato e trovato la strada “lunga e tutta in salita” verso un po’ di luce e, con nostra figlia, la forza per percorrerla.
Genitori di Udine
Credo che il nome “Fenice” faccia capire il miracolo che quotidianamente avviene nella “Casa delle Farfalle”. Come l’araba fenice risorge a nuova vita dalle proprie ceneri così mia figlia, dopo esser stata in pericolo di vita, è rinata grazie ad un gruppo di medici, psicologi, dietisti, infermieri e operatori. Questi professionisti non mirano al profitto personale ma al bene dei nostri/vostri ragazzi, curandoli con passione e umanità.
Si può rinascere, si può combattere e vincere la malattia. Si può guarire, ma occorre l’aiuto di tutti!
I genitori sono risorsa: in questo la Fenice ha un ruolo determinante. Così come nostra figlia ha trovato un porto sicuro nella “Casa delle Farfalle”, noi genitori siamo stati accolti, ascoltati e supportati dall’associazione “Fenice” nel momento più buio e tenebroso della malattia. Ci ha ridato speranza grazie alle testimonianze di chi ne è uscito e ne sta uscendo.
Il gruppo di mutuo sostegno ci ha aiutato a non vergognarci, a non sentirci soli e soprattutto a riprendere un dialogo costruttivo con i nostri figli.
Sostenere l’associazione “Fenice” e la “Casa delle Farfalle” è dare un futuro ai nostri/vostri ragazzi.
Aiutiamoli e aiutiamoci!
Emanuela e Vittore (Venezia)
Il Comune di Vigodarzere in collaborazione con l‘Associazione FENICE ODV e la Croce Rossa Italiana Comitato di Vigodarzere,
ORGANIZZA
un incontro di sensibilizzazione e informazione sui Disturbi del Comportamento Alimentare, patologie che purtroppo negli ultimi anni si stanno diffondendo sempre di più, anche per effetto della pandemia.
Martedì 26 aprile 2022
alle ore 20,45
presso la sala Consiliare del Comune di Vigodarzere.
L‘invito è rivolto a tutta la popolazione, in particolare a genitori, insegnanti, educatori, allenatori e dirigenti delle Società Sportive.
Condurrà l‘incontro la Psicologa Dott.ssa Giulia Fontanel dell‘Associazione Fenice Onlus di Portogruaro.
Si potrà seguire la conferenza:
La durata dell‘incontro sarà di circa novanta minuti, con la possibilità di porre domande sia in presenza che on–line.
Sabato 19 Marzo 2022 alle ore 12:00 è convocata a Portogruaro presso il ristorante “Alla Botte” l’assemblea annuale degli aderenti all’associazione Fenice Odv, con il seguente ordine del giorno:
– Relazione del Presidente sull’attività svolta nell’anno 2021
– Presentazione ed approvazione del bilancio al 31/12/2021
– Presentazione ed approvazione del bilancio preventivo per il 2022
– Rinnovo Consiglio Direttivo per il triennio 2022-2024
– Varie ed eventuali
A partire da martedì 1 febbraio 2022, dalle 19.30 alle 21.00, parte un nuovo gruppo di auto mutuo aiuto ONLINE aperto a tutti i genitori e ai famigliari di persone affette da Disturbi del Comportamento Alimentare.
Il progetto “Connessi oltre le distanze” nasce dal desiderio da parte dell’associazione Fenice ODV di garantire a tutti un ulteriore spazio di sostegno reciproco, anche ai famigliari che non partecipano ai gruppi in presenza perché impossibilitati per motivi organizzativi o di distanza
QUALE È L’UTILITÀ DI UN GRUPPO A.M.A.?
Partecipando al gruppo di Auto Mutuo Aiuto si ha la possibilità di:
L’attività, a cadenza quindicinale, prevede la presenza di una psicologa per facilitare le interazioni all’interno del gruppo.
Per informazioni e iscrizioni: mandare una mail a info@feniceonlus.it
Jenny 340 1426278 / Alessandra 334 6713773
Dagli attuali 400 a circa 1000 mq su due livelli, all’interno troveranno spazio la comunità residenziale per giovanissimi, il centro diurno e un’area ambulatoriale. Sarà una vera e propria cittadella per i disturbi alimentari dedicata ai giovanissimi, “perché l’esordio della malattia è sempre più precoce, le richieste di aiuto arrivano da tutta Italia tanto che se domani aprissimo il nuovo ampliamento sarebbe già pieno, il motivo? Il problema è ampio, l’esordio nasce anche a 10 anni, le buone cure sviluppate nell’ultimo ventennio in questa struttura dell’Ulss 4 sono una eccellenza riconosciuta in Veneto e in Italia”. A dirlo è il direttore generale Mauro Filippi nel giorno in cui il centro per i disturbi del comportamento alimentare dell’Ulss4 compie 20 anni. E nell’occasione Filippi ha presentato il progetto da 1 milione e 147mila euro per l’ampliamento della struttura posta in via della Resistenza a Portogruaro, ossia della comunità residenziale che ospita attualmente 9 giovanissimi dai 10 ai 17 anni.
“Non è un caso che il 70% dell’utenza arrivi da fuori Ulss e da varie regioni italiane – ha continuato Filippi –. In vent’anni, l’offerta di cure del centro per i disturbi alimentari si è evoluta ed ampliata tanto che oggi dispone di due comunità residenziali, una per minori ed una per adulti, un centro diurno, attività ambulatoriali ed anche una degenza ospedaliera dedicata. Il progetto di ampliamento permetterà di accogliere 12 giovanissimi in comunità, e di accentrare l’attività ambulatoriale posta ora in via Sommariva. Questa sede diventerà una cittadella per la cura dei disturbi alimentari”.
Il responsabile del centro per i disturbi alimentari, Pierandrea Salvo, ha elencato la mole di lavoro incrementata nel tempo: 4mila persone seguite in ambito ambulatoriale di cui 1600 fuori Ulss, oltre 65mila giornate di presenza riabilitativa con una percentuale oscillante tra l’80 ed il 100% di utenti fuori Ulss. Le due strutture residenziali hanno erogato 16 mila giornate per adulti e per minori; la comunità per minori è l’unica in Italia a fornire una risposta per qualunque età, dal livello ambulatoriale a quello diurno sino all’assistenza nelle 24 ore. Didattica distanza attivata qui è attiva da 10 anni per offrire possibilità agli utenti continuare lo studio durante la permanenza in comunità.
“Aumento di richieste d’aiuto con la pandemia? Se nel 2020 le prestazioni ambulatoriali erano diminuite per le oggettive difficoltà a raggiungere gli ambulatori – ha spiegato il dottor Salvo – in questo 2021 abbiamo erogato più prestazioni rispetto al periodo pre-covid. Tuttavia non credo che la pandemia abbia accentuato il problema già molto diffuso da sempre. Questa struttura ha una grande attrazione su scala nazionale, soprattutto per i minori, il modello di cura da noi sviluppato, la Riabilitazione Psiconutrizionale Progressiva (RPP) è nota per i propri risultati. Tutto questo genera attrazione”. A breve verrà bandita la gara per individuare la ditta che realizzerà l’opera. I lavori inizieranno nel 2022 e dovranno essere realizzati entro 450 giorni.