La gatta
Ci chiediamo perché, non lo sapremo mai, ci chiediamo da quando, non lo sapremo mai, ci chiediamo da cosa non lo sapremo mai….Ci sembrava serena, tranquilla… un po’ capricciosa… l’adolescenza è un passaggio misterioso.Invece era la gatta, la malattia, che si prendeva cura di nostra figlia.
Come una gatta difende i suoi cuccioli, come una gatta si prende cura dei cuccioli, come una gatta nutre i suoi cuccioli, nostra figlia era “difesa”, “curata” e ” nutrita” dalla malattia. Come una gatta con i cuccioli non permetteva di avvicinarsi, mostrava gli artigli, ci impauriva, la isolava in un mondo loro, precluso a tutto e a tutti. Una gatta silenziosa infima a cui si aggrappava per vivere a modo suo. Un animale da cui dipendere, da cui succhiare la vita, presente ma sola.
Poi ci hanno aiutato a capire…., ad allontanare la gatta, a contrastarla con la dolcezza, con l’amore e con la determinazione dei genitori per i figli. Ora la vediamo fuori dalla finestra, lei passeggia silenziosa,…e ci guarda. Ci guarda negli occhi, ci sfida apertamente, ma il nostro amore la terrà distante e non si avvicinerà più a nostra figlia
Roberta e marito (Portogruaro)